Castello Malaspina di Fosdinovo (MS)

CASTELLO MALASPINA DI FOSDINOVO: GUIDA ALLA VISITA E LEGGENDE

Sono stati mesi travagliati di terapie, ma non appena Enri, il mio fondamentale compagno di viaggio e di vita, si è sentito meglio, abbiamo deciso di concederci una delle nostre fughe. Abbiamo scelto la nostra meta sulla base di alcuni parametri: un solo giorno a disposizione partendo dalla Liguria, voglia di visitare qualcosa di nuovo, possibilmente in un’atmosfera rilassante, e la necessità di trovare una tappa lungo la strada che ci avrebbe condotto a Lido di Camaiore, dove era in programma una fiera del libro alla quale avrei partecipato con i miei romanzi. La scelta è ricaduta così sul castello (e il borgo) di Fosdinovo, in provincia di Lucca, che si è rivelato una bellissima sorpresa!

Prima di addentrarci nel dettaglio nella visita, vi lascio alcune informazioni su come arrivare, dove parcheggiare e altre piccole note che potrebbero esservi utili.

Il Castello Malaspina di Fosdinovo (MS)
Il Castello Malaspina di Fosdinovo (MS)

Castello Malaspina di Fosdinovo – Informazioni utili

Come arrivare?

Il castello Malaspina di Fosdinovo si trova in Toscana, nell’omonimo borgo nel cuore della Lunigiana, in provincia di Massa-Carrara. Se provenite dalla Liguria, prendete la A12 e uscite dall’autostrada al casello di Sarzana, località da cui dista circa venti minuti. L’auto è sicuramente il modo più comodo per raggiungere il borgo di Fosdinovo, dominato dall’imponente castello dei Malaspina.

Dove parcheggiare?

Arrivati a Fosdinovo, non abbiamo avuto alcun problema nel trovare parcheggio. Ai piedi del borgo si trova un ampio posteggio gratuito, proprio accanto a un’area picnic verdeggiante che abbiamo sfruttato per il nostro pranzo al sacco al termine della visita. Dal parcheggio, seguendo la strada che sale verso il paese, si raggiunge il piccolo borgo, che vi consiglio di visitare in attesa dell’apertura del castello. Noi abbiamo scelto, anziché la strada asfaltata, di salire una piccola scalinata che poi ci ha condotti su un comodo e largo sentiero che conduce proprio in prossimità dell’entrata del castello. Questo breve percorso (pochi minuti) consente anche di ammirare un bel panorama immerso nel verde.

Castello Malaspina di Fosdinovo

Dove mangiare?

Nel borgo abbiamo scorto diversi piccoli ristoranti e bar graziosi, ma avevamo con noi panini e spuntini che abbiamo consumato nell’area picnic ai piedi del borgo. Una soluzione low cost che in una bella giornata di sole è particolarmente piacevole.

Dove acquistare i biglietti e come avviene la visita?

I biglietti si possono acquistare online (in questo caso è sufficiente mostrarli all’ingresso del castello) o nel ticket office all’interno del bookshop. Il costo del biglietto è di 10,00 € e la visita, guidata, dura circa un’ora. La nostra guida era molto preparata e simpatica e ha arricchito le spiegazioni di aneddoti storici e leggende (come scoprirete, ci sono storie di ben due fantasmi che aleggiano nel castello e il modo in cui sono state introdotte rende la visita piacevole anche per chi ha bambini al seguito). E’ possibile, inoltre, visitare il castello portando con sé il proprio cane al guinzaglio.

Fosdinovo, alla scoperta del borgo toscano

In attesa che la nostra visita cominciasse (il castello apre alle 10:00), abbiamo deciso di approfittare del tempo libero per gironzolare per il borgo di Fosdinovo. Colpisce la sua posizione panoramica, con due suggestivi belvedere che spaziano sulla vallata del fiume Magra.

Fos
Fosdinovo, punto panoramico

Sono presenti, inoltre, due graziose chiese: la chiesa di San Remigio (risalente al XIII secolo, ma ricostruita sul finire del Seicento dal marchese Andrea Malaspina), con il suo Oratorio dei Rossi, e l’Oratorio dei Bianchi (distrutto da un incendio nel Cinquecento e ricostruito intorno alla metà del Seicento), che ospita la statua lignea dell’Annunziata.

Fosdinovo, Chiesa di S. Remigio
Fosdinovo, interno della Chiesa di San Remigio

All’interno della chiesa di San Remigio si trovano il sepolcro di Galeotto Malaspina (1367), la statua del santo che dà il nome all’edificio, un organo del XVIII secolo e il bassorilievo della Madonna della Pera.

Nella piazza del municipio, troverete un simpatico cartonato in cui fingersi cavalieri e dame medievali, ideale per una foto divertente da riguardare con un sorriso.

Il castello di Fosdinovo – Guida alla visita

La visita guidata conduce, attraverso il cortile del castello, alla Sala delle Armi e prosegue tra stanze affrescate e arredate, tra le quali spiccano la Sala del Trono (dove compare una macchia sul muro attribuita al fantasma della marchesa Bianca Maria Aloisa Malaspina), la Sala da Pranzo e il Salone Centrale.

Castello Malaspina di Fosdinovo – Il salone centrale

Per raggiungere l’altra ala del castello, si percorre anche un piccolo tratto di mura, da cui si possono scattare foto d’impatto sul panorama circostante e sul borgo visto dall’alto, oltre a beneficiare di un punto di vista particolare sul castello stesso.

castello malaspina di fosdinovo
Le mura del Castello Malaspina di Fosdinovo

Come ogni castello che si rispetti, il castello di Fosdinovo – tuttora di proprietà della famiglia Malaspina -, vanta le sue suggestive leggende e ben due fantasmi. Vediamole nel dettaglio nel prossimo paragrafo.

Castello di Fosdinovo: leggende e curiosità

La prima leggenda prende spunto da un fatto storico: una delle stanze è denominata Camera di Dante, in quanto pare che il sommo poeta vi dormì durante un breve soggiorno nel castello. Sulla veridicità dei fatti ci sono pareri contrastanti, in quanto diversi castelli della zona vantano l’illustre presenza, ma è suggestivo pensare che possa avervi davvero fatto tappa. Attualmente si tratta di una stanza molto piccola, occupata da un letto in legno, un busto di Dante, uno scrittoio e una piccola nicchia affrescata.

Castello di Fosdinovo - La stanza di Dante
Castello di Fosdinovo – La stanza di Dante

Il fantasma più “noto” del castello di Fosdinovo è quello di Bianca Maria Aloisa Malaspina, giovane donna dal destino crudele: innamorata e ricambiata da un giovane non dello stesso lignaggio, fu obbligata a sposare un uomo molto più vecchio e crudele. Rifiutò, però, il partito proposto e fece lo stesso con i voti, di solito – ahimè – l’unica alternativa. Si narra che continuò a incontrare di nascosto il suo innamorato, finché il padre la scoprì e, dopo averla torturata, la punì murandola viva nel castello insieme a un cinghiale (animale che simboleggia la ribellione) e un cane (la fedeltà in amore). Una leggenda da pelle d’oca e molto triste, che viene raccontata nella spoglia stanza nella quale si dice abbia lasciato il segno del suo passaggio sotto forma di alone su un affresco sul soffitto.

Dopo aver percorso il camminamento murario, vi ritroverete in un’altra stanza in cui la leggenda narra che un fantasma fece visita al malcapitato ospite momentaneamente alloggiato in quella torre. Si tratta dell’uomo che morì in quello stesso letto secoli prima. Si dice che, nel silenzio, si possa udire il respiro del defunto accostando l’orecchio a uno dei pomi del letto. Tutto pittoresco, almeno finché non ci si trova a essere l’ultima del gruppo nel silenzio spettrale, perché ci si è trattenuti più a lungo per scattare una foto senza affollamento! Indovinate a chi è capitato? Nel dubbio, ho scattato e raggiunto il gruppo a passo sostenuto 🙂

La camera del “fantasma” nel castello di Fosdinovo

Dalle leggende alle curiosità artistiche. Nella parte finale del percorso, vi troverete a passare nella zona del castello oggi adibita a struttura ricettiva (ebbene sì, si può dormire nel castello), per poi spostarvi in una stanza che presenta un curioso affresco trompe l’oeil: l’artificio prospettico utilizzato dal pittore sul soffitto, fa sì che si vi spostate da un angolo all’altro della sala, la figura dell’animale ritratto di schiena sembra ruotare di 360°!

Ultimo cenno, questa volta storico, che mi ha colpito: quella che vedete nella foto sottostante è una culla molto particolare, dall’aspetto che ricorda una gabbia: fu usata una sola volta, nel 1671. Il motivo? La marchesa aveva finalmente avuto un erede e, per fare accertare che avesse effettivamente partorito un maschio, scongiurando la possibilità che potesse sostituire una femmina con un altro neonato per assicurare la discendenza del casato, dovette lasciarlo all’interno di quella culla, chiuso a chiave in modo che non ci fossero dubbi.

Castello di Fosdinovo, culla
Castello di Fosdinovo, culla

L’ultima parte della visita: le prigioni

Prima di uscire, non dimenticate di dare un’occhiate alle anguste prigioni. Si tratta di due stanze avvolte dalla penombra in cui si possono ancora vedere gli inquietanti strumenti di tortura.

castello malaspina fosdinovo
Le prigioni del castello di Fosdinovo

Si conclude con queste piccole curiosità la nostra visita al Castello Malaspina di Fosdinovo, una piacevole scoperta che vi consigliamo per trascorrere qualche ora piacevole, riempiendovi gli occhi di bellezza e le orecchie di storie che vi resteranno impresse. Se avete bisogno di ulteriori informazioni, come sempre, vi ricordo che sono disponibile via mail o che potete contattare direttamente il castello attraverso il sito ufficiale.

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